• Home
  • Contatti
  • Redazione
  • Potlatch

POTLATCH

  • Home
  • Speciali
    • Izet Sarajlic
    • Jorge Enrique Adoum
    • Etel Adnan
    • Poesia contro la guerra
  • Rubriche
    • DALLA PARTE DEL TORTO di Marco Cinque
    • POESIA DIMENTICATA di Francesco Napoli
    • LETTERE MARRANE di Gianluca Paciucci
    • VERSO CASA – POETI LONTANI VISTI DA VICINO di Giancarlo Cavallo
    • RAIMONDA ZEUGMA di Federica Deo e Renato Grieco
    • FILI DI JAZZ di Gaspare Di Lieto
    • ROVISTERIA
  • Poesia
    • Giovani emergenti
    • Poeti & Poeti
    • Poeti e poesie
    • La poesia della settimana
    • La poesia che ci salva
    • Casa della poesia incontra la Città
  • Video
    • Poesia in tutte le lingue del mondo
    • Eventi in video
    • Poesie in video
  • LA BIBLIOTECA VIVE NEL QUARTIERE
    • IMAGO POETRY
  • VOCI MIGRANTI
  • Scritture
    • Le città
    • Le storie
    • Dietro la poesia: conversazioni con poeti contemporanei
    • Sguardo Orientale
  • Multimedia Edizioni
  • Premio “Regina Coppola”

Eduardo Galeano: Finestra sulla parola. da: Las Palabras andantes / Parole in cammino.

Eduardo Galeano 1
Finestra sulla parola (I)

 

Chi canta i racconti e chi li racconta può farlo solo mentre cade la neve. Così vuole la tradizione. Gli indiani del Nordamerica stanno molto attenti a questa faccenda dei racconti. Dicono che quando si racconta una storia, le piante non si preoccupano di crescere e gli uccelli dimenticano di nutrire i piccoli.

dis2

Finestra sulla parola (II)

 

Ad Haiti non si possono raccontare storie durante il giorno. Chi racconta di giorno merita che gli accada una disgrazia: la montagna gli lancerà in testa una pietra, sua madre potrà solo camminare a quattro zampe.
Le storie si raccontano di notte, perché di notte il sacro è reale, e chi sa raccontare racconta sapendo che il nome è quella cosa che il nome nomina.

dis1

Finestra sulla parola (III)

 

In lingua guaraní, ñe’è significa “parola” e significa anche “anima”.
Gli indigeni guaraní credono che coloro che mentono o abusano della parola tradiscano l’anima.

dis4

Finestra sulla parola (IV)

 

Magda Lemonnier ritaglia parole dai giornali, parole di tutte le misure, e le conserva in alcune scatole. Nella scatola rossa conserva le parole di rabbia. Nella scatola verde le parole d’amore. Nella scatola azzurra le parole neutrali. Nella scatola gialla le parole tristi. Nella scatola trasparente conserva le parole magiche.
Talvolta lei apre le scatole e le rovescia sul tavolo, affinché le parole si mescolino a casaccio. Allora, le parole le raccontano quando accade e le annunciano quanto accadrà.

dis3

Finestra sulla parola (V)

 

Javioer Villafañe ricerca invano la parola che gli è sfuggita proprio nel momento in cui stava per dirla. Dove se ne sarà andata quella parola che aveva sulla punta della lingua? Ci sarà un luogo dove si riuniscono le parole che npon hanno voluto rimanere? Un regno delle parole perdute? Le parole che ti sono sfuggite, dove ti staranno aspettando?

gal2

Finestra sulla parola (VI)

 

La A presenta le gambe aperte.
La M è un saliscendi che va e viene dal cielo all’inferno.
La O, chiusa circonferenza, ti toglie l’aria.
La R, come si sa, è incinta.
“Tutte le lettere della parola AMOR sono pericolose” constata Romy Diaz-Perera.
Quando le parole escono dalla bocca, lei le vede disegnate nell’aria.

gal1

Finestra sulla parola (VII)

 

Era prigioniero da oltre vent’anni, quando la scoprì.
La salutò con la mano, dalla finestra della sua cella, e lei gli rispose dalla finestra della sua casa.
Poi, le parlò con stracci colorati e con lettere cubitali. Le lettere formavano parole che lei leggeva con un binocolo. Lei rispondeva con lettere più grandi perché lui un binocolo non ce l’aveva.
E così andò crescendo l’amore.
Ora Nela e Negro Viña si siedono schiena contro schiena. Se uno se ne va, l’altro cade.
Vendono vino di fronte alle rovine del carcere di Punta Carretas, a Montevideo.

gal3

Finestra sulla parola (VII)

 

I forestieri erano arrivati e il rabbino non aveva nulla da offrire loro. Allora il rabbino andò dall’orto e gli parlò. Parlò alle piante con parole che venivano, come loro, dalla terra irrigata. Le piante accolsero queste parole e subito maturarono e diedero fiori e frutti. Così il rabbino poté onorare i suoi ospiti.
Lo racconta la Cabala e la Cabala racconta che il figlio del rabbino volle rifarlo, ma l’orto rimase sordo alle sue parole e nessuna pianta gli credette e neppure crebbe.
Il figlio del rabbino non ci riuscì. Ma, il rabbino? Fu in grado il rabbino di ripetere la sua stessa impresa? La Cabala non lo racconta. Cosa accadde al rabbino se l’arancio, il pomodoro, il gelsomino non gli risposero mai più?
Sa tacere la parola quando ormai non si trova più nel momento in cui è necessaria, né nel luogo che ne ha bisogno? E la bocca, sa morire?

 

da: Las Palabras andantes / Parole in cammino (Mondadori, 1996)

Incisioni di José Francisco Borges

Traduzione di Marcella Trambaioli

Foto di José Francisco Pinton

 

Eduardo-Galeano1

 

 

Dic 18, 2014Redazione
Paul Laraque: L'esilio e la memoriaRafael Courtoisie: Volo basso / Vuelo bajo

Lascia un commento Annulla risposta

Avatar
Redazione
8 years ago Le storieAmerica Latina, Edorado Galeano, letteratura ispanica, letteratura latinoamericana2,275
Commenti recenti
  • Emanuele su Idea Vilariño: Non più / Ya no
  • Vincenzo su Alfonso Gatto: A mio padre
  • Martino D'Arcangelo su Paul Éluard: Liberté / Libertà
  • Edo su Jack Hirschman: L’Arcano di Molly / The Molly Arcane
  • Gaetano Romano su Nazim Hikmet: Angina Pectoris
Categorie
  • Casa della poesia incontra la Città
  • DALLA PARTE DEL TORTO di Marco Cinque
  • Dietro la poesia: conversazioni con poeti contemporanei
  • Etel Adnan
  • Eventi in video
  • FILI DI JAZZ di Gaspare Di Lieto
  • IMAGO POETRY
  • Izet Sarajlic
  • Jorge Enrique Adoum
  • LA BIBLIOTECA VIVE NEL QUARTIERE
  • La poesia che ci salva
  • La poesia della settimana
  • Le città
  • Le storie
  • LETTERE MARRANE di Gianluca Paciucci
  • Multimedia Edizioni
  • Poesia contro la guerra
  • POESIA DIMENTICATA di Francesco Napoli
  • Poesia in tutte le lingue del mondo
  • Poesie in video
  • Poeti & Poeti
  • Poeti e poesie
  • Premio "Regina Coppola"
  • RAIMONDA ZEUGMA di Federica Deo e Renato Grieco
  • ROVISTERIA
  • Rubriche
  • Scritture
  • Senza categoria
  • Sguardo Orientale
  • Speciali
  • VERSO CASA – POETI LONTANI VISTI DA VICINO di Giancarlo Cavallo
  • Video
  • VOCI MIGRANTI 2021
Meta
  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org
Footer Sidebar 1

Drop a widget on "Footer Sidebar 1" sidebar at Appearance > Widgets page.

Footer Sidebar 2

Drop a widget on "Footer Sidebar 2" sidebar at Appearance > Widgets page.

Footer Sidebar 3

Drop a widget on "Footer Sidebar 3" sidebar at Appearance > Widgets page.

2019 © Potlatch